• Quando il tempo si rasserena
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Quando il tempo si rasserena

Il grande lago somiglia ad un piatto.
gli sta dietro una massa di nuvole,
accatastate come un bianco mucchio
di rigidi, alpestri ghiacciai.

Man mano che cambia la luce,
cambia anche il bosco colore.
Ora s’accende tutto, ora è coperto
di un’ombra di nera fuliggine.

Quando alla fine dei giorni piovosi
fra le nubi balugina l’azzurro,
com’è festoso il cielo coi suoi squarci,
com’è piena di esultanza l’erba.

Sgombrato l’orizzonte, il vento cade.
È effuso il sole per la terra.
Traluce il verde delle foglie,
come pittura su vetri a colori.

Nell’affresco di chiesa delle impronte
contemplano l’eterno dal di dentro
con le aureole lucenti delle insonnie
I santi, i romiti, i sovrani.

Come se lo spazio della terra
fosse l’interno d’una cattedrale,
dalla finestra mi è dato sentire
a volte l’eco d’un coro lontano.

Natura, mondo, cantuccio del cosmo,
io resterò con lacrime di gioia,
penetrato da un brivido recondito,
sino alla fine del tuo lungo uffizio

Quando il tempo si rasserena, Boris Pastenak,
Poesie, traduzione a cura di Angelo Maria Ripellino, Einaudi, 2009